Da Yellow Kid ad Halesus:
un breve viaggio nel modo del fumetto

Fig. 1. The Yellow Kid, creazione di Richard Felton Outcault.
Fig. 2. Bilbolbul, creazione di Attilio Mussino.

Italiano

Correva il 1895 quando a Civita Castellana si era in pieno fermento per le grandi scoperte archeologiche nei santuari, nelle necropoli e nell’area urbana e correva il 1895 quando, al di là dell’Oceano Atlantico, Yellow Kid (Fig. 1) faceva la sua comparsa nel supplemento domenicale del New York World, dando di fatto vita a un nuovo genere letterario e di comunicazione: il fumetto.

Nel 1908 il fumetto approda in Italia, con le avventure di Bilbolbul nel Corriere dei Piccoli (Fig. 2), ma è solo con il secondo dopoguerra che si assisterà a uno sviluppo particolarmente intenso del genere.

Non passerà molto tempo prima che le vie dell’archeologia etruscoitalica e quelle del fumetto si incontreranno.
Data infatti al 1955-1956 la pubblicazione a puntate di Rasena – qui in mostra nel primo numero - su Il Vittorioso, giornalino per ragazzi di ispirazione cattolica, con intenti esplicitamente educativi, come mostra la stessa vicenda narrata nella storia, che, non casualmente verrà tradotta in Francia con il titolo di Velthur le pacifiste e comparirà sul Bayar, il corrispettivo d’oltralpe de’ Il Vittorioso.

Da quel momento fioriranno i fumetti con ambientazioni legate al mondo etrusco, spesso non particolarmente fedeli alla realtà storica antica, come logico, trattandosi di un genere letterario e non di un’opera storica.

Tra quelle forse di maggiore successo tra ilpubblico si ricordano in particolare i tre episodi della saga di Martin Mystére (La stirpe maledetta, 1982, Decameron, 1994 e Il ritorno dell’etrusco, 2008), quello di Mister No (Il demone etrusco, 1986) e quello di Dick Drago (Il mistero etrusco, 1994).

A questi si devono aggiungere le rivisitazioni della Disney: Topolino e la leggenda del Re Porsenna (1989), Zio Paperone e il tesoro etrusco (1996) e il recente Zio Paperone e l’enigma della sposa etrusca (2015). Come si può evincere dai titoli e, in modo interessante, analogamente a quanto accade nella ricerca scientifica sull’Italia preromana nel corso dell’ultimo cinquantennio del XX secolo, gli Etruschi la fanno da padrone nelle vicende fumettistiche.

Ciò è avvenuto anche grazie ad un’attenzione mediatica particolarmente viva nei confronti della cultura etrusca, come testimoniato, ad esempio, dall’Anno degli Etruschi (1985).

Le altre popolazioni dell’Italia preromana rimangono abbastanza silenti in questo panorama, per poi emergere in anni molto recenti, ancora una volta con un significativo parallelismo con quanto sta ora avvenendo nel mondo della ricerca. Sono testimonianza di questo ampliamento degli interessi fumetti quali Asterix e la corsa d’Italia (2017) e Gli Italici paperi (apparso nel 2020 a puntate su Topolino e riedito monograficamente del 2022).

Inglese

It would not be long before the paths of comics and Etruscan-Italic archaeology would cross.

Indeed, the serialized publication of Rasena dates back to 1955-1956.

The story appeared in Il Vittorioso, a Catholic-inspired children's magazine with explicitly educational aims.

This is reflected in the story itself, which, not coincidentally, will go on to be translated into French with the title “Velthur le pacifiste” and also appear in Bayar; the overseas counterpart of Il Vittorioso.

From that moment on, comics set in the Etruscan world would flourish.

As one would expect from a literary genre rather than a historical work, they were often not particularly faithful to ancient historical reality.

Among perhaps the most successful are the three episodes that appeared in the Martin Mystére saga (La stirpe maledetta, 1982, Decameron, 1994, and Il ritorno dell’etrusco, 2008), as well as an episode in Mister No (Il demone etrusco, 1986), and Dick Drago (Il mistero etrusco, 1994).

These were joined by the reinterpretations produced by Disney: Topolino e la leggenda del Re Porsenna (1989), Zio Paperone e il tesoro etrusco (1996), and the recent Zio Paperone e l’enigma della sposa etrusca (2015).

As can be seen from the titles and, interestingly, in a similar fashion to what has taken place in scientific research on pre-Roman Italy over the last fifty years of the 20th century, the Etruscans are the the main characters in the comic storylines. This was also a result of a particularly lively media attention towards Etruscan culture, as evidenced, for example, by the Year of the Etruscans (1985).

In this panorama, the other populations of pre-Roman Italy are rather absent.

They have only become to appear in this medium in very recent years, once again with a significant parallels with what is currently happening in the world of research.

Evidence of this expanded interest include Asterix e la corsa d’Italia (2017) and Gli Italici paperi (which appeared in 2020 in episodes in the comic book Topolino and were later re-edited as a single publication in 2022).