Scarica il file contenente l'audiolettura del pannello
Scarica
Il colle di Vignale, a nord-est dell' abitato odierno, riveste un ruolo di primo piano nello sviluppo della città di Falerii: qui si sono rilevate infatti le tracce più antiche di occupazione.
La prima frequentazione dell' altura risale all' età del Bronzo Medio e soprattutto Finale (XIV-X sec. a.C.), come provano i frammenti ceramici recuperati nel corso di ricognizioni effettuate negli anni 0 e 0 del secolo scorso; a questo abitato facevano forse riferimento alcune tombe a incinerazione rinvenute nel fondovalle durante gli scavi ottocenteschi del tempio di Giunone Curite.
Con la fine dell' età del Bronzo le testimonianze archeologiche sembrano affievolirsi, come si verifica altrove nel territorio falisco, per riprendere con grande vigore solo nel III secolo a.C. Anche per questa fase non mancano per Vignale indizi di un insediamento stabile, forniti ancora una volta dalle raccolte di superficie. Più difficile stabilire un collegamento sicuro con una necropoli in particolare: potrebbe trattarsi della necropoli di Montarano oppure, secondo una pi recente e suggestiva ipotesi, di un sepolcreto sull' estrema propaggine orientale di Civita Castellana nella località Scasato, scoperto grazie a documenti d' archivio dell' inizio del 900.
L' ccupazione del colle di Vignale continua nei secoli successivi, in sintonia con lo sviluppo della città che si struttura progressivamente in tutta la sua monumentalità. Viene occupato sempre più intensamente il pianoro maggiore: qui le ricerche dell' ultimo quindicennio stanno portando alla luce e mettendo a sistema i lacerti di un tessuto insediativo diffuso dal VII-VI sec. a.C., che trova un riscontro anche nell' organizzazione delle necropoli disposte in un percorso anulare attorno alla città dei vivi.
Scarica il file contenente l'audiolettura del pannello
Traduzione del pannello in francese e spagnolo
Scarica il pannello (with english translation)